domenica 13 maggio 2018

Io e la Musica: un legame indissolubile

In questo articolo, il 12° di una lunga serie, voglio parlarvi un po' della mia passione, la musica. Forse penserete che abbia già parlato tanto di LEI, ma fidatevi, non è mai abbastanza parlare di un qualcosa che ti fa stare bene❤
Nel primo articolo vi dissi che una delle mie canzoni preferite è Vivo Per Lei, perché rappresenta ciò che provo per la mia amata musica...e oggi ve lo confermo a pieno!
"Vivo per lei da quando sai, la prima volta l'ho incontrata, non mi ricordo come ma, è entrata dentro e c'è restata...": parole che mi rispecchiano al 100%.
Sapete perché amo la musica? Perché a differenza delle persone, lei non mi tradisce e non mi tradirà mai. Lei mi capisce, mi consola con una semplice parola, lei mi fa sentire giusta. È la mia compagna di vita. Voi direte, ma come fa una canzone a consolarti? Beh, io vi dico che può eccome. La musica ha sempre l'obiettivo di aiutarti attraverso la voce del tuo cantante preferito e le parole di una canzone particolare che associ a un momento speciale della tua vita.
Iniziai a cantare da piccola, grazie a mia madre che mi ha trasmesso questa dote. Col passare degli anni è diventata sempre più fondamentale. Durante i giorni "no", quelli in cui non hai voglia di vedere nessuno, due cuffie e la tua canzone preferita sono l'antidoto perfetto per farti sorridere e risollevarti il morale. Inoltre, quando so che mi aspettano delle giornate di studio infinite, prima di estraniarmi dalla realtà e volgere lo sguardo su un libro per le prossime 6/7 ore, canto. Canto a squarciagola, come se non ci fosse un domani. E la cosa più bella è che funziona. Mi dà la carica giusta per affrontare tutto. Quanto è grande la musica!
Una vita senza di lei, io non riuscirei proprio a immaginarla. Ma credo che neanche voi potreste vivere senza la musica. Immaginate solo per un secondo la nostra vita senza suoni, melodie, che vita sarebbe? Ve lo dico io: sarebbe monotona, noiosa, vuota. Quindi ringraziamo Dio per il dono a dir poco meraviglioso che ci ha fatto, ringraziamolo per averci dato la musica, che con le sue sfumature è sempre pronta a colorare le nostra giornate. A volte i miei genitori mi richiamano perché ho sempre due cuffiette nelle orecchie; mio padre soprattutto non riesce a spiegarsi questo amore incondizionato per la musica, dice che è eccessivo. Ma lui non capisce, non sa che io nasco di nuovo quando la ascolto. Mi catapulto nel mio mondo.



Ora è arrivato il momento di ringraziarti, cara Musa Ispiratrice.
Grazie perché mi rendi sicura di me stessa.
Grazie perché durante i momenti più difficili mi hai accolto a braccia aperte.
Grazie perché anche quando tutto sembra andare per il verso sbagliato, so che c'è sempre posto per me, accanto a te.
Infine grazie perché sei riuscita a rendere piacevole questo progetto di alternanza scuola lavoro. Dico davvero; grazie a te non mi è mai pesato scrivere un articolo, perché anche se magari le idee non arrivavano subito, sapevo già che il filo conduttore di tutto eri tu, quindi anche se agli inizi non ho avuto la più pallida idea di cosa scrivere, tu hai reso tutto più facile!
Al prossimo articolo, Ludovica. 💘

La mia esperienza al Palco dei Talenti

Dal momento che questo blog è ormai diventato non solo una valvola di sfogo, ma soprattutto un compagno di viaggio che spero possa accompagnarmi ancora per molto, voglio condividere con voi un'esperienza scoppiettante che mi ha segnato positivamente e che non posso non raccontarvi!

Febbraio 2018.

Chiara (la mia insegnante di canto): "Ludo, ho saputo che il 28 aprile a Ragusa ci sarà un concorso, il palco dei talenti, perché non partecipi?"

Io, come sempre, mi lascio sopraffare dall'ansia e dall'insicurezza: "Maestra... sei sicura che sia pronta per questa esperienza? E se non ce la facessi? Che canzone dovrei cantare?"

Chiara: "smettila di pensare sempre in negativo - ormai Chiara mi conosce meglio di chiunque altro, anche se, beh, basta poco per capire che io sia un Leopardi 2.0 - tu DEVI necessariamente partecipare e canterai If Ain't Got You! (Alicia Keys) Con questa canzone spacchi di brutto!"

Quel lontano giovedì di febbraio, la mia insegnante di canto mi convinse a partecipare e da quel giorno, iniziai a provare costantemente la canzone, curando non solo l'aspetto vocale, ma anche quello estetico: un bravo cantante, infatti, non deve solo saper cantare, ma anche muoversi sul palco...avere presenza scenica insomma. Un qualcosa che pensavo assolutamente di non avere.
Il fatidico giorno finalmente arriva. Ricordo che quel giorno non sono andata nemmeno a scuola poiché già alle 10 saremmo dovuti partire verso Ragusa. Appena arrivati, ecco il primo incontro con i giurati. Contrariamente alle mie aspettative, non erano solo dei semplici insegnanti di canto: ognuno di essi aveva (ha) alle spalle una carriera significativa: si trattava in gran parte di produttori discografici, produttori televisivi e chi più ne ha più ne metta. Se da un lato l'idea che tra i 70 partecipanti avrebbero potuto scegliere e notare proprio me mi aveva entusiasmato tantissimo, d'altro canto si generò in me un forte contrasto interiore: avevo infatti paura di non essere all'altezza, di non riuscire a comunicare qualcosa. Tutte paure che Chiara, il mio angelo custode, mi sollecitò ad accantonare. Dopo l'incontro io e le altre compagne scendiamo negli spogliatoi e finalmente veniamo a conoscenza della scaletta. Io ero 48esima. Dalle 14 alle 18:30, devo essere sincera, non ero per niente in ansia, forse perché non avevo realizzato che tra poco sarebbe toccato a me. Dato che ero una tra le "ultime", mi hanno concesso di guardare lo spettacolo e che dire: le ragazze che si sono esibite prima di me erano tutte a dir poco fantastiche. Tecnica vocale e presenza scenica invidiabile. Inutile dire che la mia autostima stava sottoterra ad ogni esibizione in più che ascoltavo... poi si aggiungeva il fatto che alcune partecipanti avevano dimenticato il testo della canzone mentre cantavano e io temevo che sarebbe potuto succedere anche a me...mille pensieri attraversavano la mia mente, ma ormai era troppo tardi per tirarsi indietro!
Ore 19:00
Martina: (una ragazza che ha partecipato al concorso) "Ludo, andiamo a riscaldarci perché tra poco tocca a noi!"

Siamo corse giù negli spogliatoi e iniziamo a riscaldarci, io ripeto gli esercizi tante volte per paura che durante l'esibizione qualcosa sarebbe potuto andare storto.

Ore 19:30
È finalmente arrivato il mio momento, il presentatore annuncia il mio nome al microfono, e io intanto pensavo tra me e me: "Forza Ludo, devi farcela. Fai capire a questi giudici di che pasta sei fatta! Abbandona la tua timidezza e dai il meglio di te!"
Entro nel palco, mi tremano le gambe, fortunatamente davanti a me vedo solo buio e quindi provo a far finta di essere sola e inizio a cantare. Da quel momento le mie paure scompaiono. Ero una farfalla che svolazzava libera nel palco e soprattutto sicura di sè stessa. Avevo dimenticato di essere nel bel mezzo di una competizione. In quel momento esistevo solo io e la musica, la mia seconda casa. Ero veramente irriconoscibile; non la solita ragazza alquanto insicura nelle cose che fa, bensì tutto il contrario! Sicura di me, sicura di quello che stessi facendo, un mix di carica ed energia allo stato puro! Una me che non avevo mai visto.








Per quanto mi riguarda, è stata un'esibizione bellissima, durante la quale il divertimento e l'adrenalina hanno avuto la meglio! Ero al posto giusto nel momento giusto! Quell'esibizione fu la prova che io sono fatta per cantare e nessuno può impedirmelo! Ok, non mi sono classificata tra i primi tre posti perché obiettivamente c'era gente tecnicamente molto più brava (un piccolo premio l'ho vinto anch'io) però il non aver vinto non ha assolutamente scosso la mia autostima. Per la prima volta in tutta la mia vita ero veramente fiera di me. Nessun rimpianto, nessun rimprovero, solo felicità e amore per la musica, che giorno dopo giorno mi permette di andare avanti. 


Ecco una parte dell'esibizione: ⬇️⬇️




                                       Ludovica Cafà 

giovedì 10 maggio 2018

Top 5 delle più belle canzoni d'amore

Come da titolo, in questo articolo ho stilato una mia classifica delle canzoni d'amore più belle secondo me.

Ma prima di iniziare, credo sia d'obbligo  fare una piccola introduzione di un sentimento così immenso come l'amore.


L'amore occupava un posto centrale sin dai tempi antichi.
La prima cosa che potrebbe venire in mente pensando a tale sentimento è proprio il Dolce Stil Novo: una corrente poetica italiana sviluppatasi tra la seconda metà del XIII secolo e gli inizi del XIV a Firenze che tra i concetti e le tematiche principali contiene sicuramente l'amore: perno intorno al quale ruotava la vita degli uomini di quel tempo.

Esso era fondato sulla sublimazione della donna, considerata una creatura angelicata, una sorta di intermediazione tra il cielo e la terra. Inoltre il suo saluto determinava la salvezza dell'anima dell'uomo che lo riceveva.



Comunque...non mi sembra il caso di dilungarmi troppo, quindi passiamo subito alla top 5: 








1) A te - Jovanotti: questa canzone di Lorenzo Cherubini, dedicata alla figlia, è assolutamente la mia preferita, non tanto per la melodia che fin da subito mi ha affascinato, bensì soprattutto per il testo a dir poco meraviglioso. Io personalmente invidio la figlia del cantautore, non sapete quanto desiderei essere al suo posto! È una canzone che riesce a farmi piangere e farmi venire i brividi ogni volta che l'ascolto. Questa ragazza dev'essere davvero fiera di avere un padre che, non solo la ama, (indubbiamente come tutti gli altri padri amano le loro figlie) ma è riuscito anche a mettere nero su bianco i suoi sentimenti, e ciò che ne è uscito è un capolavoro travolgente che inevitabilmente mi fa pensare a mio padre, la persona più importante della mia vita. Ti amo papi.❤

Ecco uno spezzone del testo:

"A te che sei il mio grande amore 
Ed il mio amore grande 
A te che hai preso la mia vita 
E ne hai fatto molto di più 
A te che hai dato senso al tempo 
Senza misurarlo 
A te che sei il mio amore grande 
Ed il mio grande amore..."











2) All of Me - John Legend:  questa è una canzone un po' malinconica a mio avviso, magari i più potrebbero pensare che sia noiosa, monotona e depressa. Beh, non sarà la canzone più felice del mondo, ma avete mai letto la traduzione del testo? Siccome sono sicura che non l'avrete mai fatto, ho pensato di scegliere il ritornello della canzone dal quale si evince tutto l'amore provato dal cantante nei confronti della donna amata. Quante di noi vorrebbero sentirsi dire queste parole dal ragazzo che ci piace? Questa è una dichiarazione d'amore a tutti gli effetti!😍


"Perché tutto di me ama tutto di te
Ama le tue curve e tutte le tue forme
Tutte le tue perfette imperfezioni
Dammi tutto di te, io ti darò tutto di me
Sei la mia fine e il mio inizio
Anche quando perdo, sto vincendo
Perché io ti do tutto di me
E tu mi dai tutto di te"









3) Quando Nasce Un Amore - Anna Oxa: questa è una canzone con cui sono entrata in fissa grazie a mia madre, poiché essendo la sua canzone preferita non può fare a meno di cantarla quasi ogni giorno. Contiene delle parole bellissime, che fanno subito pensare a quel tumulto di emozioni e sensazioni che nascono da un amore appena sbocciato; all'intensità vissuta da chi sperimenta sentimenti così veri, autentici che la cantante riesce ad esprimere attraverso due semplici parole..."Amore Mio". Due semplici parole, ma che dicono tutto! Ora vi mostro una "piccola" parte di questa canzone, che è pura poesia.

" Quando nasce un amore 
...un amore 
E' un'emozione nella gola 
da quando nasce a quando vola 
che cosa c'e' di piu celeste di un cielo che 
ha vinto mille tempeste 
che cosa c'e' se adesso sento queste cose per te 
Faro' di te la mia estensione 
Faro' di te il tempo della ragione 
Faro' di piu 
Faro' tutte le cose che vuoi fare anche tu..."







4) The Power Of Love - Celine Dion: se ricordate, questa è la canzone che ho cantato qualche anno fa al concorso organizzato dalla mia scuola. A dir la verità all'inizio non mi piaceva poì così tanto... è stata una canzone non scelta da me, che non conoscevo, mi è stata assegnata dalle tutor del progetto, quindi il mio approccio non è stato dei migliori: la vedevo solo come una canzone da dover cantare obbligatoriamente, come quando gli insegnanti ti assegnano un compito a casa e tu devi farlo per forza se non vuoi prendere un impreparato grande come una casa. Poi però, ascoltandola più volte al giorno, mi sono lasciata travolgere dalla sua dolcezza, dalla voce meravigliosa della cantante e soprattutto dal testo. L'ho fatta mia, mi sono immedesimata in ciò che cantavo e quel 4 giugno 2014 la gente si è emozionata, e non c'è cosa più bella e gratificante per me!

Ecco uno spezzone del testo:


Even though there may be times
It seems I'm far away
Never wonder where I am
'Cause I am always by your side
'Cause I am your lady
And you are my man
Whenever you reach for me
I'll do all that I can


Traduzione:


"Anche se ci possono essere volte
In cui sembra che io sia lontana
Non chiederti mai dove sono
Perchè io sono sempre al tuo fianco
Perchè io sono la tua signora
E tu sei il mio uomo
Ogni volta che mi cercherai
Io farò tutto ciò che potrò"





6) Everything I Do - Bryan Adams: questa è un'altra canzone che genera in me particolari emozioni. Già solo il titolo racchiude, per quanto mi riguarda, il senso della canzone. Inoltre mi fa pensare sempre e dico sempre ai miei genitori, probabilmente perché questa è la loro canzone. Mi fa pensare alle loro discussioni, ai fraintendimenti che non sono abbastanza forti da spezzare il legame d' AMORE che li lega. Inutile dire che questa canzone mi fa piangere come una bambina...ma non me ne vergogno!








                                                                      Ludovica Cafà


sabato 5 maggio 2018

Chi è Justin Bieber e perché apprezzarlo?





Bene, prima di iniziare a parlarvi di questo cantante, vi invito ad accantonare per un istante i pregiudizi che avete nei suoi confronti. Il mio obiettivo non è quello di farvi ricredere su di lui, ammesso il caso che non vi piaccia (certo, se ci riuscissi sarebbe meglio), bensì quello di mostrarvi che è una bella persona nonostante abbia commesso alcuni errori adolescenziali che tutti potremmo commettere!
Detto questo, iniziamo con la solita biografia...



Justin Drew Bieber è nato il 1° marzo del 1994 in London, Ontario, da Jeremy Bieber e Patrizia "Pattie" Mallette, ed è cresciuto a Stratford.
Era un talento fin da piccolo, suonava infatti ben quattro strumenti musicali: il pianoforte, la batteria, la chitarra e la tromba. Nei primi mesi del 2007, all'età di dodici anni, cantò So Sick di Ne-Yo per un concorso locale di canto a Stratford, classificandosi secondo. La sua carriera iniziò grazie al produttore Scooter Braun, il quale, mentre stava navigando su internet, si imbatté in un video di Justin del 2007 e decise di rintracciare la madre poiché rimasto profondamente colpito. Da quel momento, Justin è diventato l'idolo di molte ragazzine e non, riuscendo a conquistare un posto stabile nell'industria musicale e scalando le vette di molte classifiche!



                           Mtv Ema 2015, Milano



           
                       iHeart Radio Music Awards 2016

         
                     
          International Male Solo Artist, Brit Awards



Adesso però, entriamo nel vivo dell'articolo, poiché so che se mi mettessi a elencare gli svariati premi vinti durante la sua carriera, non farei altro che annoiarvi, e fidatevi, non è assolutamente quello che voglio!

Purtroppo anche Justin, come molte celebrità del resto, ha attraversato anni molto duri, rischiando di cadere nel baratro. Il cantante ha infatti commesso qualche errore adolescenziale che gli ha causato addirittura problemi giudiziari. Guida in stato di ebbrezza, abuso di droghe e alcool, risse e chi più ne ha più ne metta.
Tutti motivi per cui Justin Bieber, oltre ad avere numerose fan, ha fatto e continua a fare la collezione di molti haters.
Tuttavia sono della convinzione che questi non siano motivi sufficientemente validi per i quali mettere alla gogna un ragazzo di 24 anni. Lo dico soprattutto perché in fondo Justin ha un grande cuore e, contrariamente a quello che sostiene la gente, anche lui ha commesso molte azioni nobili e caritatevoli che gli fanno onore! Il problema è che è più facile ricordare qualcuno per le cose negative, piuttosto che per quelle positive. Un paio d'anni fa, ad esempio, è stato dichiarato star più generosa di Make a Wish, associazione che invita i personaggi a realizzare i desideri dei bambini meno fortunati del mondo. È sicuramente un bellissimo riconoscimento, che non ci si aspetterebbe mai da una star apparentemente snob come lui, vero?
E non solo; Justin si è anche schierato a favore della comunità LGBT, ha infatti collaborato con il progetto It Gets Better, che ha come scopo prevenire i suicidi dei giovani appartenenti a questa comunità che spesso non vengono ancora oggi accettati.

Ah, quasi dimenticavo...
Uno dei motivi, oserei dire il principale, per cui Justin Bieber è molto odiato è che in passato ha prodotto canzoni molto commerciali, c'è n'è una in particolare che il web non tollera affatto ed è intitolata Baby. Questa canzone ha totalizzato più di 8 milioni di dislike (non mi piace) su YouTube diventando la canzone con più dislike di tutti i tempi.
Partendo dal presupposto che non tutti hanno gli stessi gusti, ed è assolutamente normale il fatto che non a tutti possa piacere questa canzone, non penso sia giusto addirittura arrivare ad etichettare come "gay" un personaggio esclusivamente perché ha cantato una canzone che odiate. Vi invito veramente ad andare oltre, anche perché, per la cronaca, sono passati ben otto anni dal giorno in cui uscì quella canzone. Justin non è più un ragazzino, è diventato un uomo ed è conseguentemente maturato. Non lo si riconosce più: è cambiato radicalmente e per fortuna, non è più quel ragazzo un po' irresponsabile che lanciava uova contro la casa dei vicini. Adesso, come ho scritto nell'articolo precedente, pare essere finalmente in pace con se stesso. Questi sono solo alcune delle immagini e didascalie recentemente postate nel suo profilo Instagram:





Traduzione: IO AMO QUESTA FOTO perché mi ricorda che io non sono esattamente dove vorrei essere, ma GRAZIE A DIO NON SONO PIÙ DOV'ERO UNA VOLTA!! IL MEGLIO DEVE ANCORA ARRIVARE. MI CREDETE? 







Traduzione: Gesù ha cambiato la mia vita. La Pasqua non è (ricevere) un coniglietto, è un ricordo che IL MIO GESÙ È MORTO SULLA CROCE PER I MIEI PECCATI E e poi risuscitò dai morti sconfiggendo la morte! Credo che questo è accaduto e cambia tutto! Io sono stato liberato dalla schiavitù e dalla vergogna. Io sono un bambino del più alto Dio e Lui mi ama esattamente dove sono, come sono e per ciò che sono.


In conclusione, non vi sembra eccessivo odiare un ragazzo che ha pagato 300 mila dollari per i trattamenti dei suoi fans malati di cancro, donato tre milioni di dollari ad Haiti, 60 milioni del ricavato del suo primo profumo in beneficenza, per le sue canzoni?
Io non credo proprio. Inoltre vi invito ad ascoltare una canzone tratta dal suo ultimo album (Purpose), intitolata I'll Show You.




















 
                                                          Ludovica Cafà

mercoledì 2 maggio 2018

La mia playlist di viaggio



Quando si va in viaggio, c'è chi ama ascoltare musica ed estraniarsi dalla realtà circostante. C'è chi invece, essendo molto curioso, rimane attaccato al finestrino lasciandosi catturare dal bel paesaggio, abbandonandosi a svariate riflessioni e pensieri che possibilmente non gli erano mai passati per la mente. E ci sono anche persone che, essendo di natura molto chiacchierone, non riescono a star fermi un attimo e devono per forza parlare e spettegolare col vicino di posto perché non farlo sarebbe più forte di loro. Io, credo si percepisca, appartengo alla prima categoria di persone. Quando viaggio, amo ascoltare musica e immedesimarmi nei testi che ascolto, così da catapultarmi nel mio mondo. In questo articolo voglio elencarvi alcune delle canzoni che ascolto più spesso, provando a mettere nero su bianco le sensazioni che nascono in me ascoltandole: (l'ordine è del tutto casuale)










1) Scars to your beautiful - Alessia Cara: questa è una delle mie canzoni preferite perché, come ho scritto in un articolo, il testo è molto significativo. Inoltre voglio condividere con voi un video di questa esibizione agli MTV VMAs 2017 che mi è rimasta particolarmente impressa in mente. Ovviamente ho dovuto ritagliare la parte più saliente.





2) Versace on the floor - Bruno Mars: devo essere sincera, non conosco il significato di questa canzone. Mi piace molto perché mi trasmette tranquillità.








3) Shower - Becky G: questa è una canzone particolarmente importante per me. L'ho conosciuta grazie a una ragazza con la quale avevo instaurato un bel legame d'amicizia, anche se a distanza. È diventata la nostra canzone fin da quando me l'ha dedicata. Quando mi capita di ascoltarla, mi vengono in mente tutti quei messaggi, quelle promesse cancellate dal vento e soprattutto dalla distanza, la nostra più grande nemica che ha avuto la meglio. Penso a tutte le video chiamate, alle facce buffe che io non avevo vergogna a fare, ricordo i suoi e i miei pianti e il cercare di risollevarci a vicenda, a quegli audio chilometrici che se a mandarli lei era un piacere immenso ascoltare. In quel periodo era diventata la mia migliore amica, perché assurdo da dire e anche da credere, forse, ma lei era l'unica che riusciva ad apprezzarmi nonostante i miei difetti. L'unica che c'era. Solo con lei ero me stessa, e Dio solo sa quanto avrei voluto incontrarla. Avremmo dovuto farlo a un concerto, ma si sa che le cose non vanno sempre come vorremmo.




4) The Greatest - Sia: questa canzone mi dà una forza pazzesca. "don't give up, I WON'T GIVE UP": questa è la frase che subito mi è entrata in testa. Io non rinuncerò, non mi farò abbattere  dalle difficoltà della vita anche se talvolta la voglia di mollare non vi nascondo che c'è. Inoltre anche la melodia ti cattura subito.







5) Fast Car - Jonas Blue: questa è una canzone che mi trasmette molta pace, ha la forza di tranquillizzarmi durante i momenti d'inquietitudine. È come se la cantante mi stesse invitando a essere LIBERA, a fregarmene delle situazioni negative che mi fanno star male e fare ciò che voglio, perché la vita è una e  non torna più indietro, purtroppo. La gente avrà da ridire sempre e comunque, qualsiasi cosa tu faccia. Quindi non pensare a niente e nessuno e fai tutto quello (entro i limiti del possibile) che ti passa per la testa!







6) Who Says - Selena Gomez: chi può dire che non sei bella? Non sarai una modella di Victoria's Secret, ma devi imparare ad apprezzarti per quella che sei. Anche perché chi ti giudica, non è migliore di te, anzi. Chi può dire che non ce la farai? Chi sono gli altri per giudicare? Nessuno, ecco! Quindi, come dice la canzone "you've got every right to a beautiful life, COME ON!"  (Tu hai tutti i diritti a una vita bellissima)





7) No Tears Left To Cry - Ariana Grande: si proprio lei, la ragazza che il 22 maggio scorso è rimasta vittima di un attacco terroristico a Manchester nel bel mezzo di un suo concerto.




Già dal titolo è possibile intuirvi i chiari riferimenti. Nella canzone si può ascoltare il suo dramma e la sua lotta per rialzarsi dopo un trauma del genere che non solo ha messo a rischio la sua vita, ma l'ha anche tolta a molti ragazzi che quel giorno avrebbero voluto solamente realizzare il loro sogno. 
Ebbene  questa canzone, uscita appena qualche giorno fa, è ormai entrata nella mia testa tanto da aver già memorizzato interamente il testo. È alquanto azzardato affermarlo, ma già l'inizio della canzone mi trasmette la sensazione di varcare le soglie del Paradiso.








Purpose - Justin Bieber: di questo cantante parlerò più approfonditamente in uno dei prossimi articoli. Adesso mi limito a invitarvi ad ascoltare questa canzone che, fidatevi, non è una di quelle solite canzoni commerciali perché racchiude un significato molto profondo.
È una canzone rivolta a Dio a cui dovremmo essere tutti molto grati e devoti per le sue profonde benedizioni.  Personalmente credo che con questa canzone, Justin si sia superato e abbia mostrato un nuovo lato della sua personalità, che non aveva ancora dato a vedere. Il Justin di Purpose non è più lo stesso ragazzino di Boyfriend o Beauty and the Beat, è molto maturato e sembra avere nuovi obiettivi e priorità. Ammetto che ogni volta che ascolto questa canzone, mi vien da piangere, probabilmente perché mi rispecchio un po' con i sentimenti di questo cantante e con le parole di questa canzone.

Questa è una strofa che mi ha subito colpito:


And you bless me with the best gift
That I've ever known
You give me purpose
Yeah, you've given me purpose



Traduzione:

"E mi benedici con il miglior regalo
Che io abbia mai conosciuto
Tu mi dai uno scopo
Sì, mi hai dato uno scopo"














                                                                Ludovica Cafà

mercoledì 11 aprile 2018

Intervista alla vincitrice di Sanremo Young

In questo articolo ho deciso di intervistare Elena Manuele, la vincitrice di Sanremo Young, un contest canoro condotto da Antonella Clerici in onda su Rai 1 le cui selezioni sono avvenute online.




Prima di iniziare l'intervista ero a dir poco ansiosa. Temevo di non riuscire a parlare chiaramente, di non riuscire a completare le domande da porre finendo con il rovinare tutto. Poi però, grazie a mia madre e alla mia tutor del progetto, la prof.ssa Angela Palmeri, mi sono data coraggio e ho pensato: "Forza Ludo, ce la puoi fare! È solo una conversazione tra due coetanee, non avere paura... hai fatto cose ben più complicate di questa!"
Detto ciò, dopo un primo momento di imbarazzo reciproco, ho iniziato l'intervista acquisendo man mano sempre più sicurezza e disinvoltura. Quindi, cari lettori, sognate di fare un'intervista a qualcuno?? Non demordete, è più semplice del previsto! Mai lasciarsi scoraggiare ed essere sempre sicuri di se stessi.
Ah... un'ultima cosa:
Vi starete chiedendo perché non abbia scelto un cantante professionista già affermato nel mondo della musica. Ebbene, ho voluto intervistare proprio Elena perché, essendo coetanee, abbiamo molte cose in comune e ho pensato che sarebbe stato più facile rivolgermi a tutti i ragazzi che come me, stanno cercando di inseguire il loro sogno. Si, la strada è molto dura, richiede fatica e sacrifici, ma è ricca di soddisfazioni. Questa ragazza ne è sicuramente la prova vivente: pensate che il suo percorso sia stato facile? Anche lei ha attraversato momenti duri, e a volte avrà pensato di non farcela, ma la passione per il canto è stata talmente forte che... guardate dov'è ora! I sacrifici e lo studio ripagano sempre!
Ma adesso bando alle ciance e godetevi quest'intervista.❤🎤
Non lasciatevi spaventare dalla durata: è abbastanza scorrevole e piacevole, quindi... BUONA VISIONE!! 



Clicca il link per vedere l'intervista: ⬇️






Ringrazio anche la tutor prof.ssa Alba Spoto e il cameraman sig. Francesco D'Aleo che ha realizzato le riprese e il montaggio.

Gela una città ricca d'arte, scopri perché

In questo articolo voglio un po' parlarvi della mia città, Gela. A primo impatto, quando ci si imbatte a leggere o sentire il nome di questo paese della provincia di Caltanisetta, si pensa subito a una serie di vandalismi, risse, furti che, per quanto possano accadere ovunque, non si può negare che a Gela siano più frequenti e contribuiscano a daneggiarne l'immagine. Tuttavia, cari lettori, Gela non è esclusivamente questo. Noi gelesi possiamo vantare anzitutto un bellissimo lungomare che, personalmente, mi conferisce ogni giorno una sensazione di quiete che mi solleva subito l'umore!










Per non parlare del clima: già agli inizi di marzo è possibile fare lunghe passeggiate in riva al mare percependo l'odore della sabbia e dell'acqua salata. Alcune giornate di aprile sono già molto calde e, addirittura, è possibile trovare gente farsi il bagno. In una sola espressione popolare potrei dire che a Gela c'è quasi sempre un sole che spacca le pietre.




Ma oggi voglio concentrarmi particolarmente sulle varie manifestazioni e concorsi che vengono organizzati in questa città, tanto per mettere a tacere tutti coloro i quali sostengono che Gela sia un paese morto e reietto. Contrariamente all'opinione popolare, Gela è anche una culla dell'arte. Per iniziare, è da ben 11 anni che si tiene, presso le piazze principali della nostra città il Festival Del Golfo, che trae il nome dall'ononimo Golfo di Gela, il più ampio della penisola.
Si tratta di un concorso canoro organizzato da una coppia di coniugi che ogni anno non solo sforna dei veri talenti, ma si prodiga per la sensibilizzazione del pubblico all'arte e le sue espressioni e per la buona riuscita della manifestazione. E devo dire con ottimi risultati! Infatti questo festival è ormai entrato nel cuore di molti gelesi, che non riescono più a farne a meno. Come già è stato detto, il Festival del Golfo è diventata una vera e propria istituzione a Gela.












Non solo è un concorso che regala ai gelesi una serata all'insegna del divertimento e dell'intrattenimento, ma, come accenato poc'anzi, offre a molti giovani la possibilità di emergere ed essere notati. Infatti, al termine della kermesse canora, oltre a premiare il primo classificato, vengono distribuite solitamente delle borse di studio ad alcuni artisti che si sono distinti. Per non dimenticare il premio della critica.
Io personalmente, ho partecipato 3 anni fa a questo festival con la canzone "Città Vuota" di Mina, e pur non essendomi classificata al primo posto, ho ricevuto una borsa di studio, il che mi rese molto emozionata e fiera di me. 


Se sei curioso di conoscere altre manifestazioni e concorsi artistici che vengono promossi a Gela, non puoi assolutamente perdere i miei prossimi articoli!!😉




N.B: Tutte le foto utilizzate, ad eccezione di quelle riguardanti il Festival Del Golfo, sono state scattate da Francesco Trigona. (@ph_ciccio.trigona) 



sabato 31 marzo 2018

Scars to Your Beautiful, una delle mie canzoni preferite. Ecco perché


Ogni giorno sono solita ascoltare veramente molta musica, ma c'è una canzone in particolare che è entrata nel mio cuore e nella mia mente, che voglio condividere con voi. Si intitola "Scars to Your Beautiful", di Alessia Cara.








Ecco il ritornello:


《 But there’s a hope that’s waiting for you in the dark, you should know you’re beautiful just the way you are, and you don’t have to change a thing, the world could change its heart, no scars to your beautiful, we’re stars and we’re beautiful》



Traduzione:


《Ma c'è una speranza che ti sta aspettando nell’oscurità
dovresti sapere che sei bella così come sei
e non devi cambiare nulla
il mondo dovrebbe cambiare il proprio cuore
non ci sono cicatrici nella tua bellezza
siamo stelle e siamo bellissime》







Sembrerà  banale ma questa canzone riesce a darmi una carica incredibile. Purtroppo spesso la mia autostima non è delle migliori, ma questa canzone riesce a tirarmi su di morale e mi permette di affrontare la giornata col sorriso stampato in faccia! Inoltre voglio dedicarla a tutte le ragazze che non si sentono abbastanza, che non si sentono belle. Beh, a volte questi pensieri sfiorano anche la mia mente, ma subito dopo mi ricredo e penso  che nessuno ha il potere di farmi sentire inadeguata, sbagliata. In fondo nessuno lo è. Ci sono solo dei gusti soggettivi. Se non piacciamo a qualcuno questo non vuol dire che automaticamente siamo orrende. Dobbiamo solo avere fiducia in noi stesse. E soprattutto non dobbiamo cambiare per nessuno! Altrimenti non saremmo più noi. La gente deve accettarci per ciò che siamo, apprezzando i nostri pregi e perché no, anche i nostri difetti, che ci rendono uniche. Avete qualche chilo di troppo? Chi se ne frega, l'apparenza non è tutto nella vita! Credo che sia meglio avere un carattere e una personalità, piuttosto che essere tutto fumo e niente arrosto! So che sono parole che magari avrete già letto o ascoltato dai vostri genitori, però beh, provate ad ascoltare questa canzone e fatemi sapere che emozioni suscita in voi! 




                                                          Ludovica Cafà

sabato 24 marzo 2018

La Mia Lezione di Canto.







In questo articolo voglio condividere con voi la mia lezione di canto. Sembrerà una cosa banale, scontata, ma per me è un momento molto importante, di crescita, di apprendimento, anche di confronto oserei dire. Purtroppo è solo un giorno alla settimana, dico purtroppo perché non sapete quanto mi piacerebbe fare lezione almeno un altro giorno! Un'ora infatti è troppo poco per una come me appassionata di canto e mossa sempre dal desiderio di apprendere qualcosa di nuovo. Comunque, sfatiamo un mito abbastanza diffuso: dovete sapere che la lezione di canto non è prendere il microfono in mano e iniziare a cantare a squarciagola tutte le canzoni che vogliamo, o meglio, questo avviene, ma in un secondo momento. Infatti inizialmente la lezione procede con un riscaldamento vocale che comprende vari esercizi al pianoforte. Purtroppo non sempre riesco a eseguirli, infatti capita spesso che io mi scoraggi fino al punto di convincermi di non riuscire completamente a svolgere l'esercizio. La mia fortuna è avere un'insegnante magnifica che mi trasmette continuamente un senso di sicurezza eccezionale. È colei che mi insegna che nessuno è perfetto, nessuno sa già fare tutto ed è assolutamente normale riscontrare delle difficoltà in cose che facciamo le prime volte. La cosa importante è non darsi per vinto e continuare a studiare per ottenere dei risultati. Lo studio è la chiave di tutto. Questo vale per ogni cosa, non solo per il canto. Durante il nostro percorso vitale ci imbatteremo sempre in molti ostacoli e difficoltà che all'impatto sembrerebbero insormontabili, ma fidatevi, niente è impossibile! Il segreto è avere fiducia in se stessi e studiare. Lo studio apre tutte le porte del nostro futuro! Ritornando alla mia lezione, dicevo che inizialmente ci sono degli esercizi di riscaldamento vocale e poi finalmente arriva il momento tanto atteso: cantare. È il momento della lezione che preferisco. Voglio sottolineare che non mi limito semplicemente a riprodurre un'imitazione fredda e distaccata della canzone, ma insieme alla mia maestra mi accingo a inserire abbellimenti e varie sistemazioni. In parole povere, studiamo insieme la canzone e la personalizzo. Non mi piace infatti presentare una semplice cover, voglio che diventi mia, non uguale all'originale, altrimenti diventerebbe una delle tante copie già esistenti. Io invece voglio distinguermi e tirare fuori la mia personalità e fino ad ora, grazie anche all'aiuto della mia insegnante, ci sono riuscita!






                                                           Ludovica  Cafà


venerdì 23 marzo 2018

La Divina Commedia in un mashup?


In questo articolo vorrei parlarvi di una particolare esperienza scolastica, che ha avuto a che fare con la musica. Essa infatti è stato lo strumento principale attraverso il quale ho potuto svolgere una consegna assegnataci dalla nostra insegnante di italiano, la prof.ssa Angela Palmeri. Si tratta di un progetto di scrittura creativa: ognuno di noi ha presentato un canto (compreso fra il III e il XI) del Purgatorio della Divina Commedia dantesca in modo del tutto originale, assegnatoci per sorteggio. Ho pensato che un semplice power point sarebbe stato banale, allora con la mia compagna di banco ho deciso di presentare un progetto
tutto musicale, data la comune passione che ci lega. Questo ci ha consentito di svolgere un compito scolastico all'insegna del divertimento, della musica e soprattutto tenendo sempre presente il nostro obiettivo. Vi spiego meglio: precisamente abbiamo presentato i personaggi peculiari dei canti assegnatici (V e X), specificandone il motivo per il quale occupino un ruolo centrale. Dopodiché abbiamo fatto una sorta di sintesi generale dei canti inserendo il tutto tra le strofe di varie canzoni. A tal proposito abbiamo anche attenzionato le rime e gli incastri delle parole, quindi è stato tutto molto più complicato, ma stimolante. Il risultato finale è stato un vero e proprio medley di canzoni (già esistenti) con parole del tutto inventate!
Ecco un breve prospetto dei due canti:

V canto: 

  • Luogo: Antipurgatorio, II balzo
  • Penitenti: negligenti: morti di morte violenta. Essi cantano il Miserere, il salmo penitenziale per antonomasia 
  • Colpa punita: la negligenza, l'aver tardato a pentirsi
Personaggi principali: Iacopo del Càssero, Pia de' Tolomei, nobile di Siena uccisa dal marito che la fece precipitare  dal castello in cui abitavano, Bonconte da Montefeltro


X canto:

  • Luogo: I cornice
  • Penitenti: superbi. Essi recitano il Padre Nostro
  • Colpa punita: la superbia, amore per il male degli altri (amore che pecca per lo malo obietto). 
  • Pena: come in vita i superbi tennero sempre la testa alta, convinti della loro superiorità, adesso, per contrappasso, le loro anime sono costrette a tenere sulle spalle grossi massi pesanti, con il capo rivolto verso terra. 
In questo canto assumono particolare importanza tre esempi di umiltà (virtù contrapposta alla superbia),  che si presentano in forma di sculture su dei bassorilievi di marmo posti sullo zoccolo della parete rocciosa, in modo che i superbi possano vederli. Essi sono:

  • Maria (scena dell'Annunciazione) 
  • il re Davide, poiché prima di entrare nell'Arca dell'alleanza in Gerusalemme, non esita ad alzarsi le vesti e danzare di fonte a tutti, per onorare Dio
  • l'imperatore Traiano, che prima di partire per una campagna militare, pregato da una povera vedova, vendicherà l'ingiusta uccisione di suo figlio, rimandando così la partenza del suo esercito 

Questo significa che, se ci pensiamo, tutto può diventare musica, anche le cose che all'impatto sembrerebbe non c'entrino assolutamente nulla con essa, come in questo caso un progetto incentrato sulla Divina Commedia. Riflettendoci, quanto è grande il potere della musica? Pensiamo a quante cose riusciamo a fare avvalendoci di LEI che riesce a trasformare un noioso compito di scuola, che magari non vorremmo proprio fare, in un'occasione di divertimento. Che c'è di meglio nell'imparare divertendosi? Beh, la musica è anche questo. A fronte di tutto ciò, proporrei di inserire più lezioni musicali a scuola, che di certo male non farebbero!😜
Ma ora bando alle ciance e se siete curiosi di ascoltare la canzone eccovene una piccola parte!🎵🎤



Spero che attraverso queste poche righe sia riuscita a trasmettervi che la musica può diventare un originale veicolo di comunicazione e soprattutto può essere propedeutica a quelli che sono gli studi scolastici.



                                                                Ludovica Cafà

giovedì 15 marzo 2018

La mia prima esperienza canora

In questo articolo vorrei raccontarvi la mia prima esperienza canora. Ricordo che ero all'ultimo anno della scuola media, quindi correva l'anno 2014 e la mia scuola aveva organizzato un festival di canto per il terzo anno di seguito. Io, ovviamente, non avrei potuto non partecipare. Certo, ero convintissima di non avere alcuna possibilità di vincere (come sempre d'altronde) ma persuasa da mia madre, decisi di partecipare. Tuttavia, tra i partecipanti, c'erano ragazze davvero brave, e io, guidata dal pessimismo che mi contraddistingue, pensavo che sicuramente non ce l'avrei fatta. Si, se non l'aveste ancora capito , ho una grande autostima😅! Comunque,  dopo mesi di prove, giunse finalmente il grande giorno. Ricordo perfettamente la data, il 6 giugno. Nel pomeriggio mi recai al cineteatro antidoto per le prove generali. Intanto l'emozione e l'ansia crescevano a dismisura, ma decisi che quest'ultima non avrebbe dovuto prendere il sopravvento così da rovinare tutto. Ricordo ancora quanto tremavo. Ero molto emozionata, ma fortunatamente gli altri partecipanti, nonché altri alunni dell'istituto, erano sempre pronti a rassicurarmi e io, per quanto fosse possibile, mi accingevo a fare lo stesso. Ore 21:15: inizia lo spettacolo. Controllo la scaletta generale, io ero una delle prime. Trascorsa mezz'oretta, sentii finalmente pronunciare ad alta voce il mio nome dalla presentatrice: "Ecco a voi, Ludovica Cafà!" Io, dopo un attimo di esitazione e paura, andai sul palco. Quello era il MIO momento. E decisi che niente avrebbe potuto rovinarmelo. Inoltre da lontano, nonostante le luci quasi accecanti, vidi i miei compagni che facevano il tifo per me con un cartellone e urlando più che mai il mio nome all'unisono. Fu proprio quello a darmi carica. Iniziai a cantare, all'inizio tutta tremante, cercando di immedesimarmi nel pezzo e soprattutto cercando di trasmettere ciò che stavo cantando al pubblico; volevo che tutti capissero che io sentivo realmente ciò che dicevo. La canzone che cantai si intitolava: The Power of Love, di Celine Dion. Una canzone che mi rispecchiava e  continua a rispecchiarmi molto, devo dire. Per questo fu più facile immedesimarmici. Intanto sentivo le urla del pubblico, gli applausi fortissimi che mi diedero un'adrenalina indescrivibile. Ad un certo punto, l'ansia con cui ero ero giunta sul palco mi abbandonò per far posto a una grande emozione. Un'emozione che non sapevo spiegare, in quel momento stavo dando il meglio di me, mi sentivo invincibile, ma non perché credevo di essere bravissima, bensì perché stavo facendo ciò che più mi piace con tutto l'amore possibile. Fu un'esibizione scoppiettante, alla fine della quale tutti gli applausi e le urla si triplicarono, io trattenni le lacrime.  Dopo di me seguirono altri ragazzi e intanto si ripresentò nuovamente la paura di non farcela. "Avrò trasmesso qualcosa ai giudici? Mi avranno apprezzata? Che voto mi avranno assegnato?" : queste erano le domande più frequenti che mi tormentavano. Ma andiamo al dunque: al momento delle premiazioni. Come di consueto, vennero distribuite delle piccole medaglie a tutti i partecipanti, e poi finalmente, si giunse al verdetto finale. Ansia, solo ansia. Ero irrecuperabile. Al 3° e al 2° posto si classificarono due ragazzi molto bravi. Mancava il primo posto. Speravo tantissimo che la presentatrice avrebbe pronunciato il mio nome. Intanto l'ansia crebbe e prese il sopravvento. Diventai paonazza in viso. Tremavo, ero tutta sudata. Poi finalmente, la frase tanto sperata: "Vince il 3° Festival della Canzone del Verga (nome della scuola) LUDOVICA CAFÀ!!!" Io ero a dir poco incredula, ma felice. Scoppiai a piangere e abbracciai la preside della mia scuola, che mi consegnò il premio. Il cuore mi batteva all'impazzata, per un momento non realizzai quello che stava succedendo. Non potevo crederci. Pensavo che fosse solo un brutto scherzo della mia immaginazione, e invece era tutto vero. Dopo 3 anni avevo finalmente VINTO. Che emozione. Se ci penso, mi vengono ancora i brividi.  Ce l'avevo fatta.  Da quel momento in poi non ebbi più dubbi: avrei dovuto continuare a coltivare questa grande passione e così feci. Aspettate, non è ancora finita; armandomi di santa pazienza sono riuscita a recuperare il video della premiazione, perché credo di aver suscitato almeno un minimo di curiosità!🎶🎤

mercoledì 7 marzo 2018

La Musica: lo specchio dell'anima.

Al di là del significato etimologico di questo termine, che deriva dal greco μουσική  (musikè), vorrei concentrarmi più sulla sua importanza nella mia vita.  È convinzione comune pensare che la musica sia solo un qualcosa che ti accompagni durante i viaggi, quando non hai nulla da fare, nei momenti morti, e soprattutto a volte si pensa che al giorno d'oggi siamo circondati da cose talmente importanti al punto che si potrebbe fare a meno di essa. Eppure, che mondo sarebbe senza musica? Questa, lo so, sembra una frase fatta e non avete tutti i torti. Ma riflettiamoci un attimo: siete sicuri che un mondo senza musica sarebbe lo stesso? Io non proprio. Anzi, credo che essa sia lo specchio dell'anima. La musica rispecchia il nostro stato d'animo, i nostri sentimenti, le nostre emozioni, ma anche i dubbi, le paure, le nostre incertezze. 
Personalmente la musica è stata ed è un'ancora di salvezza, un rifugio da una realtà che talvolta  è difficile accettare, un rifugio dai miei problemi quotidiani che, per quanto possano sembrare sciocchi, sono abbastanza significativi e importanti per un'adolescente di 17 anni. La musica è la mia MUSA ISPIRATRICE.  Mi sono appassionata ad essa grazie alla mia passione per il canto. Sì, perché quando canto è l'unico momento in cui mi sento me stessa, libera da ogni preoccupazione. Al sicuro. 
L'unico momento in cui non mi sento sbagliata, anzi al contrario, sicura di me, al posto giusto. 
Dunque, in questo blog cercherò di trasmettervi il mio amore verso la musica e soprattutto cercherò di farvi comprendere che essa ha il potere di capirci e di aiutarci. Ma com'è possibile? Ebbene si, è un linguaggio universale che riesce a comunicarci più di quanto persone vicine a noi possano fare. Non sottovalutatela MAI, abbandonatevi a Lei. Lasciate che possa guidare e illuminare le vostre giornate, la vostra vita. 
Per concludere vorrei consigliarvi una canzone molto significativa per me che vi aiuterà ulteriormente a farvi un'idea di ció che rappresenta per me la musica. Vi lascio il link qua sotto.❤👍

https://youtu.be/t1RBRXA2JY8