domenica 13 maggio 2018

La mia esperienza al Palco dei Talenti

Dal momento che questo blog è ormai diventato non solo una valvola di sfogo, ma soprattutto un compagno di viaggio che spero possa accompagnarmi ancora per molto, voglio condividere con voi un'esperienza scoppiettante che mi ha segnato positivamente e che non posso non raccontarvi!

Febbraio 2018.

Chiara (la mia insegnante di canto): "Ludo, ho saputo che il 28 aprile a Ragusa ci sarà un concorso, il palco dei talenti, perché non partecipi?"

Io, come sempre, mi lascio sopraffare dall'ansia e dall'insicurezza: "Maestra... sei sicura che sia pronta per questa esperienza? E se non ce la facessi? Che canzone dovrei cantare?"

Chiara: "smettila di pensare sempre in negativo - ormai Chiara mi conosce meglio di chiunque altro, anche se, beh, basta poco per capire che io sia un Leopardi 2.0 - tu DEVI necessariamente partecipare e canterai If Ain't Got You! (Alicia Keys) Con questa canzone spacchi di brutto!"

Quel lontano giovedì di febbraio, la mia insegnante di canto mi convinse a partecipare e da quel giorno, iniziai a provare costantemente la canzone, curando non solo l'aspetto vocale, ma anche quello estetico: un bravo cantante, infatti, non deve solo saper cantare, ma anche muoversi sul palco...avere presenza scenica insomma. Un qualcosa che pensavo assolutamente di non avere.
Il fatidico giorno finalmente arriva. Ricordo che quel giorno non sono andata nemmeno a scuola poiché già alle 10 saremmo dovuti partire verso Ragusa. Appena arrivati, ecco il primo incontro con i giurati. Contrariamente alle mie aspettative, non erano solo dei semplici insegnanti di canto: ognuno di essi aveva (ha) alle spalle una carriera significativa: si trattava in gran parte di produttori discografici, produttori televisivi e chi più ne ha più ne metta. Se da un lato l'idea che tra i 70 partecipanti avrebbero potuto scegliere e notare proprio me mi aveva entusiasmato tantissimo, d'altro canto si generò in me un forte contrasto interiore: avevo infatti paura di non essere all'altezza, di non riuscire a comunicare qualcosa. Tutte paure che Chiara, il mio angelo custode, mi sollecitò ad accantonare. Dopo l'incontro io e le altre compagne scendiamo negli spogliatoi e finalmente veniamo a conoscenza della scaletta. Io ero 48esima. Dalle 14 alle 18:30, devo essere sincera, non ero per niente in ansia, forse perché non avevo realizzato che tra poco sarebbe toccato a me. Dato che ero una tra le "ultime", mi hanno concesso di guardare lo spettacolo e che dire: le ragazze che si sono esibite prima di me erano tutte a dir poco fantastiche. Tecnica vocale e presenza scenica invidiabile. Inutile dire che la mia autostima stava sottoterra ad ogni esibizione in più che ascoltavo... poi si aggiungeva il fatto che alcune partecipanti avevano dimenticato il testo della canzone mentre cantavano e io temevo che sarebbe potuto succedere anche a me...mille pensieri attraversavano la mia mente, ma ormai era troppo tardi per tirarsi indietro!
Ore 19:00
Martina: (una ragazza che ha partecipato al concorso) "Ludo, andiamo a riscaldarci perché tra poco tocca a noi!"

Siamo corse giù negli spogliatoi e iniziamo a riscaldarci, io ripeto gli esercizi tante volte per paura che durante l'esibizione qualcosa sarebbe potuto andare storto.

Ore 19:30
È finalmente arrivato il mio momento, il presentatore annuncia il mio nome al microfono, e io intanto pensavo tra me e me: "Forza Ludo, devi farcela. Fai capire a questi giudici di che pasta sei fatta! Abbandona la tua timidezza e dai il meglio di te!"
Entro nel palco, mi tremano le gambe, fortunatamente davanti a me vedo solo buio e quindi provo a far finta di essere sola e inizio a cantare. Da quel momento le mie paure scompaiono. Ero una farfalla che svolazzava libera nel palco e soprattutto sicura di sè stessa. Avevo dimenticato di essere nel bel mezzo di una competizione. In quel momento esistevo solo io e la musica, la mia seconda casa. Ero veramente irriconoscibile; non la solita ragazza alquanto insicura nelle cose che fa, bensì tutto il contrario! Sicura di me, sicura di quello che stessi facendo, un mix di carica ed energia allo stato puro! Una me che non avevo mai visto.








Per quanto mi riguarda, è stata un'esibizione bellissima, durante la quale il divertimento e l'adrenalina hanno avuto la meglio! Ero al posto giusto nel momento giusto! Quell'esibizione fu la prova che io sono fatta per cantare e nessuno può impedirmelo! Ok, non mi sono classificata tra i primi tre posti perché obiettivamente c'era gente tecnicamente molto più brava (un piccolo premio l'ho vinto anch'io) però il non aver vinto non ha assolutamente scosso la mia autostima. Per la prima volta in tutta la mia vita ero veramente fiera di me. Nessun rimpianto, nessun rimprovero, solo felicità e amore per la musica, che giorno dopo giorno mi permette di andare avanti. 


Ecco una parte dell'esibizione: ⬇️⬇️




                                       Ludovica Cafà 

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