sabato 31 marzo 2018

Scars to Your Beautiful, una delle mie canzoni preferite. Ecco perché


Ogni giorno sono solita ascoltare veramente molta musica, ma c'è una canzone in particolare che è entrata nel mio cuore e nella mia mente, che voglio condividere con voi. Si intitola "Scars to Your Beautiful", di Alessia Cara.








Ecco il ritornello:


《 But there’s a hope that’s waiting for you in the dark, you should know you’re beautiful just the way you are, and you don’t have to change a thing, the world could change its heart, no scars to your beautiful, we’re stars and we’re beautiful》



Traduzione:


《Ma c'è una speranza che ti sta aspettando nell’oscurità
dovresti sapere che sei bella così come sei
e non devi cambiare nulla
il mondo dovrebbe cambiare il proprio cuore
non ci sono cicatrici nella tua bellezza
siamo stelle e siamo bellissime》







Sembrerà  banale ma questa canzone riesce a darmi una carica incredibile. Purtroppo spesso la mia autostima non è delle migliori, ma questa canzone riesce a tirarmi su di morale e mi permette di affrontare la giornata col sorriso stampato in faccia! Inoltre voglio dedicarla a tutte le ragazze che non si sentono abbastanza, che non si sentono belle. Beh, a volte questi pensieri sfiorano anche la mia mente, ma subito dopo mi ricredo e penso  che nessuno ha il potere di farmi sentire inadeguata, sbagliata. In fondo nessuno lo è. Ci sono solo dei gusti soggettivi. Se non piacciamo a qualcuno questo non vuol dire che automaticamente siamo orrende. Dobbiamo solo avere fiducia in noi stesse. E soprattutto non dobbiamo cambiare per nessuno! Altrimenti non saremmo più noi. La gente deve accettarci per ciò che siamo, apprezzando i nostri pregi e perché no, anche i nostri difetti, che ci rendono uniche. Avete qualche chilo di troppo? Chi se ne frega, l'apparenza non è tutto nella vita! Credo che sia meglio avere un carattere e una personalità, piuttosto che essere tutto fumo e niente arrosto! So che sono parole che magari avrete già letto o ascoltato dai vostri genitori, però beh, provate ad ascoltare questa canzone e fatemi sapere che emozioni suscita in voi! 




                                                          Ludovica Cafà

sabato 24 marzo 2018

La Mia Lezione di Canto.







In questo articolo voglio condividere con voi la mia lezione di canto. Sembrerà una cosa banale, scontata, ma per me è un momento molto importante, di crescita, di apprendimento, anche di confronto oserei dire. Purtroppo è solo un giorno alla settimana, dico purtroppo perché non sapete quanto mi piacerebbe fare lezione almeno un altro giorno! Un'ora infatti è troppo poco per una come me appassionata di canto e mossa sempre dal desiderio di apprendere qualcosa di nuovo. Comunque, sfatiamo un mito abbastanza diffuso: dovete sapere che la lezione di canto non è prendere il microfono in mano e iniziare a cantare a squarciagola tutte le canzoni che vogliamo, o meglio, questo avviene, ma in un secondo momento. Infatti inizialmente la lezione procede con un riscaldamento vocale che comprende vari esercizi al pianoforte. Purtroppo non sempre riesco a eseguirli, infatti capita spesso che io mi scoraggi fino al punto di convincermi di non riuscire completamente a svolgere l'esercizio. La mia fortuna è avere un'insegnante magnifica che mi trasmette continuamente un senso di sicurezza eccezionale. È colei che mi insegna che nessuno è perfetto, nessuno sa già fare tutto ed è assolutamente normale riscontrare delle difficoltà in cose che facciamo le prime volte. La cosa importante è non darsi per vinto e continuare a studiare per ottenere dei risultati. Lo studio è la chiave di tutto. Questo vale per ogni cosa, non solo per il canto. Durante il nostro percorso vitale ci imbatteremo sempre in molti ostacoli e difficoltà che all'impatto sembrerebbero insormontabili, ma fidatevi, niente è impossibile! Il segreto è avere fiducia in se stessi e studiare. Lo studio apre tutte le porte del nostro futuro! Ritornando alla mia lezione, dicevo che inizialmente ci sono degli esercizi di riscaldamento vocale e poi finalmente arriva il momento tanto atteso: cantare. È il momento della lezione che preferisco. Voglio sottolineare che non mi limito semplicemente a riprodurre un'imitazione fredda e distaccata della canzone, ma insieme alla mia maestra mi accingo a inserire abbellimenti e varie sistemazioni. In parole povere, studiamo insieme la canzone e la personalizzo. Non mi piace infatti presentare una semplice cover, voglio che diventi mia, non uguale all'originale, altrimenti diventerebbe una delle tante copie già esistenti. Io invece voglio distinguermi e tirare fuori la mia personalità e fino ad ora, grazie anche all'aiuto della mia insegnante, ci sono riuscita!






                                                           Ludovica  Cafà


venerdì 23 marzo 2018

La Divina Commedia in un mashup?


In questo articolo vorrei parlarvi di una particolare esperienza scolastica, che ha avuto a che fare con la musica. Essa infatti è stato lo strumento principale attraverso il quale ho potuto svolgere una consegna assegnataci dalla nostra insegnante di italiano, la prof.ssa Angela Palmeri. Si tratta di un progetto di scrittura creativa: ognuno di noi ha presentato un canto (compreso fra il III e il XI) del Purgatorio della Divina Commedia dantesca in modo del tutto originale, assegnatoci per sorteggio. Ho pensato che un semplice power point sarebbe stato banale, allora con la mia compagna di banco ho deciso di presentare un progetto
tutto musicale, data la comune passione che ci lega. Questo ci ha consentito di svolgere un compito scolastico all'insegna del divertimento, della musica e soprattutto tenendo sempre presente il nostro obiettivo. Vi spiego meglio: precisamente abbiamo presentato i personaggi peculiari dei canti assegnatici (V e X), specificandone il motivo per il quale occupino un ruolo centrale. Dopodiché abbiamo fatto una sorta di sintesi generale dei canti inserendo il tutto tra le strofe di varie canzoni. A tal proposito abbiamo anche attenzionato le rime e gli incastri delle parole, quindi è stato tutto molto più complicato, ma stimolante. Il risultato finale è stato un vero e proprio medley di canzoni (già esistenti) con parole del tutto inventate!
Ecco un breve prospetto dei due canti:

V canto: 

  • Luogo: Antipurgatorio, II balzo
  • Penitenti: negligenti: morti di morte violenta. Essi cantano il Miserere, il salmo penitenziale per antonomasia 
  • Colpa punita: la negligenza, l'aver tardato a pentirsi
Personaggi principali: Iacopo del Càssero, Pia de' Tolomei, nobile di Siena uccisa dal marito che la fece precipitare  dal castello in cui abitavano, Bonconte da Montefeltro


X canto:

  • Luogo: I cornice
  • Penitenti: superbi. Essi recitano il Padre Nostro
  • Colpa punita: la superbia, amore per il male degli altri (amore che pecca per lo malo obietto). 
  • Pena: come in vita i superbi tennero sempre la testa alta, convinti della loro superiorità, adesso, per contrappasso, le loro anime sono costrette a tenere sulle spalle grossi massi pesanti, con il capo rivolto verso terra. 
In questo canto assumono particolare importanza tre esempi di umiltà (virtù contrapposta alla superbia),  che si presentano in forma di sculture su dei bassorilievi di marmo posti sullo zoccolo della parete rocciosa, in modo che i superbi possano vederli. Essi sono:

  • Maria (scena dell'Annunciazione) 
  • il re Davide, poiché prima di entrare nell'Arca dell'alleanza in Gerusalemme, non esita ad alzarsi le vesti e danzare di fonte a tutti, per onorare Dio
  • l'imperatore Traiano, che prima di partire per una campagna militare, pregato da una povera vedova, vendicherà l'ingiusta uccisione di suo figlio, rimandando così la partenza del suo esercito 

Questo significa che, se ci pensiamo, tutto può diventare musica, anche le cose che all'impatto sembrerebbe non c'entrino assolutamente nulla con essa, come in questo caso un progetto incentrato sulla Divina Commedia. Riflettendoci, quanto è grande il potere della musica? Pensiamo a quante cose riusciamo a fare avvalendoci di LEI che riesce a trasformare un noioso compito di scuola, che magari non vorremmo proprio fare, in un'occasione di divertimento. Che c'è di meglio nell'imparare divertendosi? Beh, la musica è anche questo. A fronte di tutto ciò, proporrei di inserire più lezioni musicali a scuola, che di certo male non farebbero!😜
Ma ora bando alle ciance e se siete curiosi di ascoltare la canzone eccovene una piccola parte!🎵🎤



Spero che attraverso queste poche righe sia riuscita a trasmettervi che la musica può diventare un originale veicolo di comunicazione e soprattutto può essere propedeutica a quelli che sono gli studi scolastici.



                                                                Ludovica Cafà

giovedì 15 marzo 2018

La mia prima esperienza canora

In questo articolo vorrei raccontarvi la mia prima esperienza canora. Ricordo che ero all'ultimo anno della scuola media, quindi correva l'anno 2014 e la mia scuola aveva organizzato un festival di canto per il terzo anno di seguito. Io, ovviamente, non avrei potuto non partecipare. Certo, ero convintissima di non avere alcuna possibilità di vincere (come sempre d'altronde) ma persuasa da mia madre, decisi di partecipare. Tuttavia, tra i partecipanti, c'erano ragazze davvero brave, e io, guidata dal pessimismo che mi contraddistingue, pensavo che sicuramente non ce l'avrei fatta. Si, se non l'aveste ancora capito , ho una grande autostima😅! Comunque,  dopo mesi di prove, giunse finalmente il grande giorno. Ricordo perfettamente la data, il 6 giugno. Nel pomeriggio mi recai al cineteatro antidoto per le prove generali. Intanto l'emozione e l'ansia crescevano a dismisura, ma decisi che quest'ultima non avrebbe dovuto prendere il sopravvento così da rovinare tutto. Ricordo ancora quanto tremavo. Ero molto emozionata, ma fortunatamente gli altri partecipanti, nonché altri alunni dell'istituto, erano sempre pronti a rassicurarmi e io, per quanto fosse possibile, mi accingevo a fare lo stesso. Ore 21:15: inizia lo spettacolo. Controllo la scaletta generale, io ero una delle prime. Trascorsa mezz'oretta, sentii finalmente pronunciare ad alta voce il mio nome dalla presentatrice: "Ecco a voi, Ludovica Cafà!" Io, dopo un attimo di esitazione e paura, andai sul palco. Quello era il MIO momento. E decisi che niente avrebbe potuto rovinarmelo. Inoltre da lontano, nonostante le luci quasi accecanti, vidi i miei compagni che facevano il tifo per me con un cartellone e urlando più che mai il mio nome all'unisono. Fu proprio quello a darmi carica. Iniziai a cantare, all'inizio tutta tremante, cercando di immedesimarmi nel pezzo e soprattutto cercando di trasmettere ciò che stavo cantando al pubblico; volevo che tutti capissero che io sentivo realmente ciò che dicevo. La canzone che cantai si intitolava: The Power of Love, di Celine Dion. Una canzone che mi rispecchiava e  continua a rispecchiarmi molto, devo dire. Per questo fu più facile immedesimarmici. Intanto sentivo le urla del pubblico, gli applausi fortissimi che mi diedero un'adrenalina indescrivibile. Ad un certo punto, l'ansia con cui ero ero giunta sul palco mi abbandonò per far posto a una grande emozione. Un'emozione che non sapevo spiegare, in quel momento stavo dando il meglio di me, mi sentivo invincibile, ma non perché credevo di essere bravissima, bensì perché stavo facendo ciò che più mi piace con tutto l'amore possibile. Fu un'esibizione scoppiettante, alla fine della quale tutti gli applausi e le urla si triplicarono, io trattenni le lacrime.  Dopo di me seguirono altri ragazzi e intanto si ripresentò nuovamente la paura di non farcela. "Avrò trasmesso qualcosa ai giudici? Mi avranno apprezzata? Che voto mi avranno assegnato?" : queste erano le domande più frequenti che mi tormentavano. Ma andiamo al dunque: al momento delle premiazioni. Come di consueto, vennero distribuite delle piccole medaglie a tutti i partecipanti, e poi finalmente, si giunse al verdetto finale. Ansia, solo ansia. Ero irrecuperabile. Al 3° e al 2° posto si classificarono due ragazzi molto bravi. Mancava il primo posto. Speravo tantissimo che la presentatrice avrebbe pronunciato il mio nome. Intanto l'ansia crebbe e prese il sopravvento. Diventai paonazza in viso. Tremavo, ero tutta sudata. Poi finalmente, la frase tanto sperata: "Vince il 3° Festival della Canzone del Verga (nome della scuola) LUDOVICA CAFÀ!!!" Io ero a dir poco incredula, ma felice. Scoppiai a piangere e abbracciai la preside della mia scuola, che mi consegnò il premio. Il cuore mi batteva all'impazzata, per un momento non realizzai quello che stava succedendo. Non potevo crederci. Pensavo che fosse solo un brutto scherzo della mia immaginazione, e invece era tutto vero. Dopo 3 anni avevo finalmente VINTO. Che emozione. Se ci penso, mi vengono ancora i brividi.  Ce l'avevo fatta.  Da quel momento in poi non ebbi più dubbi: avrei dovuto continuare a coltivare questa grande passione e così feci. Aspettate, non è ancora finita; armandomi di santa pazienza sono riuscita a recuperare il video della premiazione, perché credo di aver suscitato almeno un minimo di curiosità!🎶🎤

mercoledì 7 marzo 2018

La Musica: lo specchio dell'anima.

Al di là del significato etimologico di questo termine, che deriva dal greco μουσική  (musikè), vorrei concentrarmi più sulla sua importanza nella mia vita.  È convinzione comune pensare che la musica sia solo un qualcosa che ti accompagni durante i viaggi, quando non hai nulla da fare, nei momenti morti, e soprattutto a volte si pensa che al giorno d'oggi siamo circondati da cose talmente importanti al punto che si potrebbe fare a meno di essa. Eppure, che mondo sarebbe senza musica? Questa, lo so, sembra una frase fatta e non avete tutti i torti. Ma riflettiamoci un attimo: siete sicuri che un mondo senza musica sarebbe lo stesso? Io non proprio. Anzi, credo che essa sia lo specchio dell'anima. La musica rispecchia il nostro stato d'animo, i nostri sentimenti, le nostre emozioni, ma anche i dubbi, le paure, le nostre incertezze. 
Personalmente la musica è stata ed è un'ancora di salvezza, un rifugio da una realtà che talvolta  è difficile accettare, un rifugio dai miei problemi quotidiani che, per quanto possano sembrare sciocchi, sono abbastanza significativi e importanti per un'adolescente di 17 anni. La musica è la mia MUSA ISPIRATRICE.  Mi sono appassionata ad essa grazie alla mia passione per il canto. Sì, perché quando canto è l'unico momento in cui mi sento me stessa, libera da ogni preoccupazione. Al sicuro. 
L'unico momento in cui non mi sento sbagliata, anzi al contrario, sicura di me, al posto giusto. 
Dunque, in questo blog cercherò di trasmettervi il mio amore verso la musica e soprattutto cercherò di farvi comprendere che essa ha il potere di capirci e di aiutarci. Ma com'è possibile? Ebbene si, è un linguaggio universale che riesce a comunicarci più di quanto persone vicine a noi possano fare. Non sottovalutatela MAI, abbandonatevi a Lei. Lasciate che possa guidare e illuminare le vostre giornate, la vostra vita. 
Per concludere vorrei consigliarvi una canzone molto significativa per me che vi aiuterà ulteriormente a farvi un'idea di ció che rappresenta per me la musica. Vi lascio il link qua sotto.❤👍

https://youtu.be/t1RBRXA2JY8